Negli ultimi anni, il mercato immobiliare ha visto affermarsi nuovi modelli abitativi innovativi, tra cui spicca il co-living.
Questa formula si basa sulla condivisione di spazi comuni tra persone che non appartengono allo stesso nucleo familiare, pur mantenendo aree private indipendenti.
Sempre più diffuso tra studenti, giovani professionisti e lavoratori in smart working, il co-living risponde perfettamente alle esigenze di flessibilità, socialità e contenimento dei costi.
Per un’agenzia immobiliare attenta ai cambiamenti, intercettare questo trend può rappresentare una concreta opportunità di crescita e diversificazione del portafoglio immobiliare.
In città come Milano, Roma e Bologna, il co-living si sta affermando come soluzione abitativa molto richiesta, soprattutto in zone centrali o semi-periferiche ben collegate.
Questo fenomeno sta iniziando a interessare anche città medie e regioni con forte attrattività culturale, come la Toscana. Firenze e Pisa, ad esempio, rappresentano contesti ideali grazie alla presenza di università, scuole internazionali e flussi costanti di giovani professionisti, studenti e lavoratori da remoto. Anche città più piccole come Lucca, Siena e Prato possono diventare territori fertili per progetti di co-living, specie se ben collegate con le aree metropolitane.
Per l’agente immobiliare, proporre immobili già predisposti per questa formula – oppure consigliare ai proprietari interventi minimi di adeguamento – permette di attrarre una clientela giovane, dinamica e in cerca di soluzioni abitative smart, spesso anche per brevi periodi.
Le strutture di co-living includono frequentemente servizi condivisi come lavanderia, Wi-Fi veloce, sale comuni, aree coworking, spazi relax e cucina in comune, elementi che rendono l’esperienza abitativa più attrattiva.
Lato investitori, questa tipologia può garantire rendimenti superiori rispetto agli affitti tradizionali, grazie a una gestione flessibile e tariffe modulabili. Inoltre, il co-living permette di ridurre il rischio di sfitto, grazie all’alto turnover e alla domanda costante.
In Toscana, dove la domanda turistica è ancora forte ma le esigenze abitative stanno cambiando, il co-living si sta rivelando una formula interessante anche per immobili storici da riqualificare o palazzi d’epoca suddivisibili in più unità. L’agente può svolgere un ruolo centrale nel collegare proprietari e gestori, facilitando progetti condivisi di rigenerazione urbana.
Accanto al co-living, meritano attenzione anche il microliving – piccoli appartamenti ottimizzati tra i 25 e i 35 mq, spesso arredati con soluzioni modulari e tecnologiche – e il silver housing, rivolto alla popolazione over 65 autosufficiente. Entrambe queste soluzioni rispondono a bisogni concreti e spesso non coperti dal mercato tradizionale.
Il microliving, ad esempio, è particolarmente adatto a giovani single, studenti internazionali, lavoratori temporanei o digital nomad, tutti profili in costante crescita nelle città universitarie e turistiche, molte delle quali si trovano proprio in Toscana. A Firenze, Livorno e Arezzo, si sta registrando un aumento dell’interesse verso monolocali e bilocali ben progettati, situati in zone centrali, ma accessibili, da vivere per alcuni mesi l’anno.
Il silver housing, invece, è una risposta al progressivo invecchiamento della popolazione. In Toscana, una delle regioni italiane con la più alta percentuale di anziani, strutture abitative pensate per la terza età ma lontane dai classici modelli “residenziali” stanno diventando sempre più interessanti: appartamenti con spazi comuni, servizi sanitari di base, portierato e assistenza, ma con un’impostazione autonoma e dignitosa.
Questi contesti favoriscono la socialità, riducono l’isolamento e consentono agli anziani di vivere in modo indipendente, ma in sicurezza. Per un’agenzia immobiliare, mappare immobili idonei o collaborare con cooperative e fondi che investono in housing sociale può aprire nuovi canali di business.
Interpretare e anticipare le evoluzioni del mercato, come il crescente interesse verso il co-living e i modelli abitativi innovativi, permette agli agenti immobiliari di restare competitivi e proattivi.
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